#6 cose che avrei voluto sapere prima sul podcast
E una nuova pagina nella storia di Penso Dunque Realizzo
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Nella scorsa newsletter avevo condiviso con te una tensione che sento profondamente:
Non sono in grado da solo di far aumentare il pubblico di Penso Dunque Realizzo. Quello che sono in grado di fare è organizzare il nostro team di redazione e produrre puntate.
Questo mese mi sono concentrato e ho provato a risolvere la mia tensione, sperimentando il più possibile e basandomi sui dati che abbiamo a disposizione.
Queste sono le 6 cose che ho imparato:
1. Instagram non ha effetto per attrarre gli ascoltatori alle nostre puntate live
Negli ultimi 28 giorni solo il 18,5% degli ascoltatori ci ha trovato con un link esterno a YouTube. Ma cosa vuol dire esattamente “Esterna” in questo caso? 👇
YouTube ci consente di andare abbastanza in profondità. Nonostante la pagina LinkedIn del podcast sia attiva da solo 14 giorni, ha sorpassato ogni altra piattaforma dove siamo presenti. 😄 Particolarmente pessimo Instagram, che nonostante tutti gli sforzi e i post creati, non riesce a spingere i nostri follower su YouTube, Spotify eccetera.
Ho quindi voluto fare un esperimento: cosa succede se non sponsorizziamo la prossima puntata live su Instagram?
Il 29 agosto abbiamo fatto una bellissima puntata assieme a Tommaso Semboli e Claudio Pacchierotti sul tema del metaverso, e come ripromesso non ho creato alcun contenuto su Instagram:
Il risultato? Paradossalmente, abbiamo avuto più spettatori del solito.
Questo mi ha portato alla seconda cosa che ho imparato:
2. La potenza di YouTube viene da YouTube
Per avere più pubblico su YouTube bisogna semplicemente pubblicare frequentemente con costanza su YouTube. Ho condiviso una tensione in merito a questo argomento con te nella scorsa newsletter:
Avrei potuto dedicare una serata a settimana per creare uno spezzone di massimo 10 minuti tratto da un momento saliente delle puntate precedenti e pubblicarlo sui social. In questo modo avremmo pubblicato molti più contenuti, e avremmo anche aiutato i nostri ascoltatori a recepire il messaggio che vogliamo comunicare in ogni puntata.
Dopo aver scritto questa tensione mi è venuta in mente un’idea per risolverla, e così ci ho provato:
Ho aggiunto manualmente i sottotitoli in italiano a tutta l'ultima puntata del viaggio lungo un nanometro. Facendo così ho raggiunto due risultati importanti:
1. L'episodio ora è accessibile ai non udenti (non lo era prima in maniera precisa).
2. Sono riuscito ad estrarre 4 pillole che saranno pubblicate automaticamente per le prossime 4 settimane sul canale.
Ho deciso di continuare a fare così per tutti i video che abbiamo pubblicato sul canale. L'obiettivo è pubblicare almeno un video a settimana, con il risultato collaterale di rendere i video accessibili con i sottotitoli, che è una cosa a cui tengo molto 🎉
Mentre risolvevo questa tensione, ne è sorta un’altra dentro di me:
Scrivere manualmente i sottotitoli è estremamente faticoso, anche se sono veloce a scrivere.
La soluzione mi è capitata sotto il naso, casualmente, scorrendo un post di Restream (la piattaforma che usiamo per fare streaming) su Instagram, in cui consigliavano un programma in particolare:
3. Descript è un software incredibile
Ho così scoperto un'app super figa chiamata Descript che genera una trascrizione automatica del video. Direttamente da qua si possono anche generare pillole/spezzoni e mettere il testo in sovrimpressione per Instagram e Youtube 🔥
Oltre a questo, mi permette di aggiungere i sottotitoli ad ogni futuro video del podcast ❤️
Al momento sono riuscito a schedulare 23 pillole 🤯 e pubblicheremo nuovi contenuti 2-3 volte a settimana fino a fine ottobre 🎉🎉🎉
Con questa novità sento di aver risolto molteplici tensioni dentro di me. Fare editing video con Descript è un piacere, e mi riempie di orgoglio poter rendere disponibili i nostri video tramite sottotitoli.
C’è però ancora una tensione su cui ho lavorato questo mese:
Il mio lavoro a tempo pieno non mi permette di seguire un piano editoriale, di pubblicare con costanza e di essere affidabile per il nostro pubblico.
Questo è quello che ho imparato:
4. Posso automatizzare un sacco di cose grazie ad IFTTT
IFTTT è un comodissimo e famoso sito di automazione in cui si possono collegare varie app per formare dei flussi. Mi sono ispirato ad un canale che seguo, EconomiaItalia, e ho attuato la stessa loro strategia: automatizzare i messaggi inviati su Telegram ogni qualvolta pubblichiamo un nuovo contenuto di divulgazione su YouTube e Spotify. Per ora sono molto soddisfatto, e mi sono tolto un peso enorme dallo stomaco. 🎉
Voglio condividere con te due ultime cose che ho imparato in questo mese di esperimenti:
5. LinkedIn è molto utile per attrarre potenziali nuovi ospiti/esperti
La breve esperienza di Penso Dunque Realizzo su LinkedIn è comunque stata significativa. Dopo aver pubblicato solo 5 post, sono stato contattato da un dottorando in Data Science interessato a partecipare al nostro progetto in qualità di esperto. 🎉 È stato un bel successo dovuto anche alla puntata con Claudio Cicali, sponsorizzata principalmente su LinkedIn:
Per ora sono completamente soddisfatto, e utilizzerò di più LinkedIn in futuro per attrarre nuovi potenziali esperti con il proposito di fare chiarezza in maniera orizzontale partendo dal punto di vista degli esperti e delle fonti verificate.
Last but not least:
6. Userò Instagram per altri motivi
Non sono un social media manager, non sono esperto in comunicazione, quindi sto procedendo per tentativi. E con questa newsletter cerco di guardarmi indietro per riflettere su come sono andate le cose. Dato che come visto sopra Instagram ha fallito nel nostro caso, come redazione stiamo provando a pensare a nuovi esperimenti per Instagram. Concentrarsi sui Reel? IGTV? Post quotidiani? Te lo farò sapere nelle prossime newsletter.