#4 - Il problema più grande del nostro podcast
Come creare un rapporto di fiducia così potente da ispirare gli altri a fare cose incredibili?
Nella mia breve esperienza professionale ho visto molti team distruggersi e ricrearsi, molte persone andarsene e altre felici di iniziare un nuovo percorso con noi. Tutte queste situazioni hanno in comune un elemento cruciale che hanno fatto decidere ad ogni individuo se restare o se lasciare, se essere entusiasta del proprio lavoro o se essere frustrato al punto di andare in burnout: il rapporto con il proprio manager.
Ho osservato due estremi opposti di come un manager può interagire con i “direct report”, le persone con cui ha un rapporto diretto:
Dire agli altri cosa fare. Chiedere con costanza a che punto siamo. Scavalcare le decisioni altrui per fare le cose esattamente come vorresti tu. Mostrarsi infallibile.
Chiedere agli altri come stanno. Chiedere come puoi essere d’aiuto. Lasciare che le cose accadano, e ricordare agli altri che in caso di bisogno ci sei. Condividere le proprie fragilità con chi ci sta davanti.
Con mia sorpresa ho notato che il rapporto con il proprio manager è pur sempre un rapporto tra due esseri umani. Cercare in ogni modo di creare un rapporto di fiducia è la base per una relazione sana. In questo caso, ho notato che se la persona che ha (teoricamente) più potere fa il primo passo e si sforza in ogni modo di creare rapporto alla pari con gli altri, le conseguenze positive sono inestimabili. Possono fare la differenza tra il restare e andarsene.
Questa è la mia sfida più grande, sia nella mia vita professionale che in Penso Dunque Realizzo. Come posso creare un rapporto di fiducia così potente da ispirare gli altri a fare cose incredibili?
Dietro ad ogni rubrica c’è un team: gli esperti, i moderatori, la redazione. Questo mese è iniziato un nuovo viaggio lungo un nanometro, assieme ai nostri esperti Massimo Urban, Chimico, Studente di dottorato presso l'Institut Català de Nanociència i Nanotecnologia (ICN2), e Giulio Rosati, Bioingegnere, PhD in Biotecnologie, Ricercatore presso l'Institut Català de Nanociència i Nanotecnologia (ICN2):
L’unica cosa che posso fare per il mio team è continuare a:
Chiedere agli altri come stanno.
Chiedere come posso essere d’aiuto.
Lasciare che le cose accadano, e ricordare agli altri che in caso di bisogno ci sono.
Condividere le mie fragilità con chi mi sta davanti, e in questo check-in.
E aspettare.
Al prossimo check-in!